martedì 14 dicembre 2010

Trilogia della città di K



Quando: un arco di anni non bene precisato che ha inizio durante la seconda guerra mondiale.
Dove: una piccola città e una grande città dell'est europa.
Chi: due gemelli identici e simbiotici, dolcissimi e diabolici.
Cosa: la vita di due persone, raccontata attraverso gli occhi disincantati dei due protagonisti, dove la finzione si mescola con la realtà, fino a diventare irriconoscibile.
La strada verso la verità è lunga e tortuosa, e quando la si raggiunge ci si chiede se realmente ne valeva la pena... la letteratura in confronto ha un sapore così dolce!

- Quello che mi interessa sapere è se scrive delle cose vere o delle cose inventate.
Le rispondo che cerco di scrivere delle storie vere, ma, a un certo punto, la storia diventa insopportabile proprio per la sua verità e allora sono costretto a cambiarla. Le dico che cerco di raccontare la mia storia, ma che non ci riesco, non ne ho il coraggio, fa troppo male. Allora abbellisco tutto e descrivo le cose non come sono accadute, ma come avrei voluto che accadessero.
Dice:
- Sì. Certe vite sono più tristi del più triste dei libri.
Dico:
- Proprio così. Un libro, per triste che sia, non può essere triste come una vita.