martedì 31 marzo 2009

Il candeliere a sette fiamme



Era tanto tempo che volevo leggere questo maestro dimenticato del giallo italiano. Un antifascista in pieno fascismo, che scrive un genere proibito e censurato... e nonostante tutto lo fa con scorrevolezza, naturalezza, aggirando le difficoltà con maestria. Così gli "implicati" sono personaggi intriganti ed inquietanti, dall'incerta nazionalità (ma, ovviamente, non italiana): arabi, inglesi, olandesi; acrobati furbi e misteriosi che sgusciano per i tetti, donne bellissime velate di tristezza. E un misterioso candelabro, che il commissario De Vincenzi inseguirà in capo al mondo, per giungere ad un'amara e terribile verità, ricca di implicazioni religiose.
Assolutamente affascinante.

martedì 17 marzo 2009

Accadde una notte



Accadde una lontana notte del 1934 che la figlia di un milionario in fuga incontrò un giornalista senza più storie da raccontare. Lei scappava da suo padre, che non voleva che sposasse l'uomo dei suoi sogni; lui tornava a New York in autobus dopo l'ennesima sfuriata dal suo capo. Ed ecco la combinazione perfetta: lei aveva bisogno di aiuto, lui di una storia, e il gioco era fatto. Bastò fingere di essere marito e moglie, senza superare le "mura di Gerico" che dividevano in due i loro letti durante il travagliato viaggio.
E alla fine cosa avvenne? 5 oscar, tra cui miglior film. E il resto è storia.

Si è suicidato il Che



Dopo un periodo di latitanza eccomi tornata nel mondo dei lettori, e per farlo niente di meglio che un bel libro giallo. Questa volta il commissario Charitos è a casa convalescente, in balia della moglie Adriana che lo tiene a stecchetto e pianifica le sue ripetitive giornate. Ma un imprevisto suicidio in diretta televisiva lo riporterà in pista, facendolo scorrazzare in giro per Atene con la sua vecchia Mirafiori, sempre in cerca di risposte. Un interrogatorio dopo l'altro, nuovi personaggi che appaiono e (forse) un matrimonio all'orizzonte. Riuscirà questa volta il commissario a districare la matassa? Io dico di sì.

giovedì 12 marzo 2009

Arsenico e vecchi merletti



Mettete insieme una classica commedia americana e aggiungetici due dolci zie assassine, un fratello pazzo omicida che somiglia a Frankenstein, un chirurgo plastico con l'accento tedesco e una cantina piena di cadaveri.
Ed ecco a voi questo divertente film di Frank Capra del 1944, tratto da una commedia di Joseph Kesserling.
Un delizioso mix tragicomico che molto assomiglia a uno spettacolo teatrale, dal momento che la location del film è per lo più solamente una.
Un film per chi ama le commedie americane del tempo che fu, per chi al cinema preferisce il teatro e per chi non riesce a resistere al magnetismo di Cary Grant.

lunedì 9 marzo 2009

La vie en rose



Si un jour la vie t'arrache à moi
Si tu meurs, que tu sois loin de moi
Peu m'importe, si tu m'aimes
Car moi je mourrai aussi...


La biografia della più grande chanteuse francese del Novecento, vista nei suoi lati più crudi e tristi.
Dalla nascita a Belleville, nell'assoluta povertà; attraverso il successo, i grandi tragici amori, gli eccessi; fino alla triste fine prematura, avvenuta in solitudine. Un film emozionante per quelli che, come me, vanno ancora a Parigi in cerca della vie en rose. Unica pecca, l'interpretazione un po' sopra le righe della Cotillard, che enfatizza eccessivamente la goffaggine della Piaf.